I volti di Poietika 2019
30 novembre – 31 dicembre 2019
Palazzo GIL

Martedì-sabato ore 10-13 e 17-20
Domenica ore 17-20

 

Voglio che questa gioia diventi un tuo possesso: non ti verrà mai meno, una volta che ne avrai scoperto l’origine.
Seneca

Si può educare alla fotografia e coltivare l’atteggiamento poetico, ma non si può rendere gioioso qualcuno che non lo è già… i fotografi di strada, come i bambini, vedono cose che altri non vedono, forse… “solo l’amare, solo il conoscere/conta, non l’aver amato,/non l’aver conosciuto. Dà angoscia/il vivere di un consumato/amore. L’anima non cresce più” (Pier Paolo Pasolini). Sui volti di Poietika e della gente di Campobasso ho cercato di afferrare il nomadismo della verità e la malinconia della bellezza… nei loro occhi, gesti, posture… ho trovato la semplicità e la meraviglia, lo stupore e una cosmogonia passionale che è propria dei popoli del Sud… un gioire della vita senza dimenticare il cielo stellato sopra di loro. Non conosco nulla al mondo che mi affascina quanto un’immagine… a volte quando riesco a prendere un ritratto nella strada, mi soffermo a guardarlo, fino a quando non comincia a vive-re… i fotografi del vero esigono l’impossibile magico che toglie al falso il mistero e nella “dolce fioritura della finitudine” (E.M. Cioran) deplorano chiese, salotti e partiti… il buono, il giusto e il bene comune segnano i confini di una civiltà o la disvelano… tutto l’amore, vi prego, sulla verità, diceva il poeta… se trovi l’amore, la dignità, il rispetto, tutto va a posto… ciò che conta è lo sguardo… quando crollano gli idoli, franano anche i pregiudizi. Ecco, è tutto questo che ho visto addosso a uomini, donne di quella città nel sole… un invito al viaggio e al contempo un “fare filosofia col martello” (Friedrich Nietzsche)… un andare oltre il comprensibile… su quei volti d’antica saggezza, più semplici del volo di una farfalla a maggio, la gioia di vivere della fotografia è un atto apocrifo di libertà… il linguaggio dionisiaco che sparge l’ebbrezza del desiderio nell’acqua lustrale del sogno, respinge l’infelicità dappertutto e raggiunge il territorio davvero sacro dell’uomo che appartiene all’uomo e lascia in ogni-dove un profumo di eternità.

Piombino, dal vicolo dei gatti in amore,

20 volte novembre 2019

PINOBERTELLI